Fu
costruita sotto il dominio Borbonico, come caserma per i sottufficiali
dell’esercito che stazionavano sul Monte Taburno, sia a guardia della Regia
Riserva di caccia sia a guardia degli stalloni dell’esercito Reale che
stazionavano nella vicina Piana Melaino.
Era spesso usata anche dai Reali come
punto di ristoro durante le battute di caccia. Da qui
anche la denominazione di
“Caserma Reale” e successivamente di “Casina ru Pizzillo”.
Inoltre è denominata
anche “Casina dei briganti” in quanto dopo il Regno Borbonico, nel periodo del
brigantaggio, data la sua particolare posizione, sia difficilmente
raggiungibile sia vicina a punti di avvistamento, fu spesso usata da oltre 10 bande di “briganti” tra i quali la
più temuta era quella di Cipriano La Gala che poteva contare sul
supporto di oltre 300 uomini.
Fu costruita sotto il dominio Borbonico, come caserma per i sottufficiali dell’esercito che stazionavano sul Monte Taburno, sia a guardia della Regia Riserva di caccia sia a guardia degli stalloni dell’esercito Reale che stazionavano nella vicina Piana Melaino.
anche la denominazione di “Caserma Reale” e successivamente di “Casina ru Pizzillo”.