La Caserma Pozzillo


Fu costruita sotto il dominio Borbonico, come caserma per i sottufficiali dell’esercito che stazionavano sul Monte Taburno, sia a guardia della Regia Riserva di caccia sia a guardia degli stalloni dell’esercito Reale che stazionavano nella vicina Piana Melaino. 
Era spesso usata anche dai Reali come punto di ristoro durante le battute di caccia. Da qui
anche la denominazione di “Caserma Reale” e successivamente di “Casina ru Pizzillo”. 
Inoltre è denominata anche “Casina dei briganti” in quanto dopo il Regno Borbonico, nel periodo del brigantaggio, data la sua particolare posizione, sia difficilmente raggiungibile sia vicina a punti di avvistamento, fu spesso usata da  oltre 10 bande di “briganti” tra i quali la più temuta era  quella di Cipriano La Gala  che poteva contare sul supporto di oltre 300 uomini.

La struttura è edificata interamente in pietra e in origine era articolata su tre piani di circa 4 metri per 5,  di cui uno seminterrato (probabilmente usato come deposito o ricovero per gli animali), un piano terra e un piano superiore di cui oggi resta ben visibile la scala in pietra e la struttura muraria. 



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